L'ARAN ha illustrato nel dettaglio la proposta sul nuovo sistema degli Incarichi
Roma, 10 febbraio 2022
È proseguita nella giornata odierna la trattativa con l’Aran per il rinnovo del contratto.
Facendo seguito a quanto anticipato nella precedente riunione, l’Aran ha illustrato, attraverso alcune slide, la proposta di modifica del sistema degli incarichi che inizia finalmente ad andare nella direzione di quanto da noi rivendicato nella piattaforma.
Nel dettaglio di quanto illustrato prevederebbe, a regime:
l’attribuzione di un incarico per tutto il personale dell’area dei professionisti sanitari e per l’area dei funzionari (amministrativi, tecnici, professionali, Assistenti Sociali oggi nel ruolo Socio-Sanitario) oltre che per l’area della Elevata Qualificazione
per il personale che oggi ha meno di 5 anni di servizio e per chi oggi non ha nessun tipo di incarico viene prevista l’attribuzione di un incarico di Base di tipo professionale; l'incarico è automatico, non prevede valutazione individuale di fine incarico in quanto gli obbiettivi coincidono con quelli delle UO/Servizio di assegnazione
dopo 5 anni si prevede la possibilità di concorrere per un incarico di media o elevata complessità sia di tipo organizzativo che professionale
gli incarichi di coordinamento sono confermati e rientrano negli incarichi di tipo organizzativo
negli incarichi di tipo professionale rientrano quelli di specialista ed esperto previsti dal Ccnl 2016-2018.
Per l’assegnazione degli incarichi vengono confermati i criteri già previsti nel Ccnl 2016-2018 in riferimento alla laurea triennale e ai master, compreso quello di coordinamento per questa tipologia specifica di incarico.
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Sempre a regime si prevede la possibilità di assegnare un incarico di tipo professionale, di base, media ed elevata complessità anche per l’area degli assistenti e per l’area degli operatori di tutti i ruoli (amministrativo, tecnico, professionale, sociosanitario), in base ai modelli organizzativi aziendali.
Su questa tipologia di incarico abbiamo rilevato come il requisito dei 15 anni di anzianità per poter concorrere sia troppo elevato.
Per quanto riguarda la fase di prima applicazione, e quindi per il personale oggi in servizio:
La proposta a regime prevederebbe la definizione di un range di importo da minimo ad un massimo per tutte le tipologie di incarico, tranne che per l’incarico base.
Pur apprezzando l’apertura fatta oggi da Aran, ci siamo riservati una valutazione puntuale e precisa una volta ricevuto il nuovo testo, nel quale dovranno trovare risposta le criticità che abbiamo già rilevato, fra le quali i criteri per il conferimento degli incarichi, la possibilità di attribuire incarichi anche al personale part-time, il riconoscimento del lavoro straordinario per i titolari di incarico, la definizione di un sistema stabile nella conferma degli incarichi a fronte di una valutazione positiva.
Siamo inoltre favorevoli alla valorizzazione, al fine del computo dei periodi lavorati utili all’attribuzione degli incarichi, dei periodi prestati presso strutture private convenzionate e accreditate.
Il confronto è poi proseguito con un’analisi di dettaglio della proposta presentata da Aran sulla revisione del sistema indennitario.
Nel merito abbiamo osservato le seguenti criticità.
Pronta disponibilità: abbiamo riaffermato la nostra contrarietà alla proposta Aran sulla differenziazione della pronta disponibilità passiva in base alle ore effettuate in quanto peggiorativa rispetto al testo vigente.
Per quello che riguarda il valore economico da assegnare alla pronta disponibilità ed alle altre indennità, sarà necessaria una valutazione complessiva delle risorse disponibili e a quali istituti contrattuali occorre dare priorità.
La pronta disponibilità, passiva e soprattutto attiva, è uno di questi.
Abbiamo, inoltre, proposto due punti per noi importanti:
il recupero del mancato riposo va fatto entro 3 giorni e non entro 7
occorre stabilire un tetto massimo contrattato a livello locale sul Fondo, destinato alle pronte disponibilità, oltre il quale è l’Azienda che paga attingendo risorse dal proprio bilancio, riaffermando al tempo stesso la necessità per noi di lasciare la pronta disponibilità in contrattazione integrativa.
Lavoro straordinario: abbiamo ribadito la nostra contrarietà ad una maggiorazione del lavoro straordinario su un valore unico per tutte le aree.
Per noi deve restare l’attuale sistema valutando, nell’ambito delle risorse complessive, un incremento delle percentuali di maggiorazione.
Anche qui vale la nostra proposta di individuare, in contrattazione integrativa, un tetto massimo del fondo riservato al pagamento dello straordinario, superato il quel l’azienda attinge dal proprio bilancio.
Sistema indennitario (ex art. 86 e seguenti): sulle indennità di turno non ci convince la proposta di Aran che, se da un lato supera l’indennità giornaliera per passare ad una mensile, dall’altro però lega la sua erogazione ad una presenza minima di turni.
Noi pensiamo che, fermo restando la necessità di una revisione degli importi, come per tutto il resto del sistema indennitario, occorre sì valorizzare l’alternanza sul sistema tre turni/due turni, lasciando alla contrattazione integrativa ulteriori e specifiche modalità organizzative.
Festivo infrasettimanale, indennità e riposo: abbiamo sottolineato nuovamente come questa norma vada garantita anche a tutto il personale turnista con entrambe le forme di compensazione del disagio già previste nel testo vigente.
Indennità per particolari UU.OO/Servizi: la proposta di revisione di ARAN ad oggi non è da noi condivisa, riteniamo che questa parte del sistema indennitario abbia bisogno di un aggiornamento per far corrispondere in maniera più efficace l’erogazione di tali indennità agli attuali modelli organizzativi tutt’ora in evoluzione.
Allo stesso modo e per le stesse ragioni, fermo restando le risorse attribuite dalla normativa sulle indennità per i Pronto Soccorso, è necessario lasciare alla contrattazione integrativa le modalità di erogazione. La stessa riflessione vale per l’indennità per servizi domiciliari.
Indennità di polizia giudiziaria: abbiamo riaffermato che, a fronte della proposta Aran che non ne prevede l’adeguamento, per noi al contrario è imprescindibile rapportarla a quella del CCNL della Dirigenza Medica e Sanitaria vigente.
Infine abbiamo richiesto alla controparte di prendere in considerazione situazioni ad oggi fuori dal sistema indennitario che necessitano di una valorizzazione: Agenzie per l’ambiente, sanità penitenziaria, Rems sono solo alcuni esempi.
Più in generale, abbiamo chiesto ad Aran di riflettere sulla necessità di procedere ad una revisione così radicale del sistema indennitario in un contratto che vedrà già alcuni elementi molto innovativi nella parte relativa al sistema di classificazione; sistema di classificazione che, se pensiamo ad esempio al sistema degli incarichi, potrebbe a regime ricomprendere al suo interno alcuni elementi che, al momento, vengono fotografati da specifiche indennità.
Tutto ciò ferma restando la necessità di procedere ad alcune operazioni oltre a quelle già citate, prima su tutte quella collegata ad una adeguata valorizzazione del turno notturno.
Infine, è bene sottolineare come anche nella seduta odierna sulla maggioranza delle questioni discusse si sia potuta registrare una positiva convergenza di tutte le organizzazioni sindacali.
Il prossimo incontro è stato fissato per il 17 febbraio p.v.
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