Discusse le ipotesi di rinnovo dell'inquadramento giuridico e di attribuzione delle progressioni economiche. Prossimo incontro il 15 Settembre.
Roma, 10 settembre 2021 – Nella riunione di oggi abbiamo affrontato il tema dell’ordinamento professionale e delle progressioni economiche orizzontali, sulla base della proposta illustrataci dall’Aran.
L’Aran ha illustrato una proposta così strutturata:
● un’unica posizione giuridica per ciascuna area professionale e di un’unica posizione stipendiale, integrata dal riconoscimento di un salario di professionalità (a tutti gli effetti stipendio) corrispondente al differenziale economico finora maturato dal personale già in servizio;
● il superamento dell’attuale sistema delle fasce, con differenziali stipendiali attribuiti periodicamente sulla base di un’unica procedura e della media aritmetica degli ultimi tre punteggi conseguiti nella valutazione annuale di performance individuale; in aggiunta, una maggiorazione della valutazione da definire in sede di contrattazione integrativa per coloro che non abbiano conseguito progressioni economiche negli ultimi anni;
● un ordinamento professionale basato su quattro aree con la classificazione del personale in famiglie, ovvero ambiti professionali omogenei, caratterizzati da competenze similari o da una base comune.
Pur apprezzando il contributo dell’Aran, che costituisce un punto di partenza per la definizione del nuovo Ordinamento professionale, abbiamo espresso le seguenti valutazioni:
● la necessità di apprezzare nel nuovo sistema delle progressioni economiche sia gli elementi di inclusività (valorizzazione delle competenze acquisite e dell’esperienza maturata) sia gli elementi di selettività (performance e valutazione del merito). Ciò è, però, difficilmente realizzabile attraverso l’attribuzione di un unico differenziale stipendiale basato sulla valutazione della performance individuale; pertanto, abbiamo ribadito l’esigenza di valutare separatamente i diversi elementi che oggi entrano nella valorizzazione economica dei dipendenti (esperienza maturata, professionalità conseguita, performance e risultati realizzati, titoli professionali e/o di studio, ecc.);
● abbiamo apprezzato lo sforzo di superare i problemi dell’apicalità tramite l’attribuzione di differenziali stipendiali a tutti i lavoratori, indipendentemente dall’attuale collocazione nelle fasce economiche;
● l’esigenza di finanziare adeguatamente i fondi per la contrattazione integrativa, in coerenza con l’impegno assunto dal Governo nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, al fine di rendere effettivamente esigibile la valorizzazione economica in tutte le amministrazioni;
● la necessità di rendere pienamente esigibili, ai fini dei riconoscimenti professionali, le risorse liberate dalle cessazioni e dai passaggi di area.
Abbiamo evidenziato, infine, come l’efficacia dell’impianto complessivo su cui si basa la progressione economica orizzontale resti legata anche alle soluzioni che verranno individuate nel sistema di inquadramento e classificazione del personale
Ciò al fine di rendere il più possibile agevole gli sviluppi professionali ed i passaggi fra le aree, anche sulla base delle norme previste dal DL 80/2021. Esse creano nuove opportunità di valorizzazione professionale e di carriera, prevedendo per il personale già in servizio, fino al 50% dei posti disponibili, le progressioni fra le aree avvengano “tramite procedura comparativa basate sulla valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni in servizio, sull’assenza di provvedimenti disciplinari, sul possesso di titoli o competenze professionali ovvero di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l’accesso all’area dall’esterno, nonché sul numero e la tipologia degli incarichi rivestiti”.
Il prossimo incontro si svolgerà il 15 Settembre p.v.
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