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Pensioni, Cisl: No a modifiche sui rendimenti dei dipendenti di Enti Locali, Sanità e Giustizia

Ci attiveremo affinché Governo e Parlamento cancellino questa misura sbagliata e iniqua dalla Finanziaria che penalizza pensioni

# cisl # rendimenti pensioni # enti locali #sanità #giustizia

Petriccioli


Roma , 26 Ottobre 2023


Esprimiamo profonda contrarietà e preoccupazione sulla proposta, contenuta nel disegno di legge finanzi aria, che modificherebbe il rendimento della quota retributiva, la cosiddetta quota A, delle pensioni liquidate dal 2024 in poi per i lavoratori appartenenti alle gestioni pensionistiche della Cassa pensione dipendenti enti locali (CPDEL), della Cassa pensioni ufficiali giudiziari (CPUG) e della Cassa Pensioni Sanitari che hanno iniziato a lavorare prima del 31/12/1995 e che posseggono un’anzianità contributiva inferiore a 15 anni prima di tale data.


Il Segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli definisce il provvedimento come “sbagliato ed iniquo perché cambiando in corsa le regole per il calcolo della quota retributiva della pensione, nonché per il riscatto della laurea, vengono colpiti e penalizzati i dipendenti degli enti locali, gli Ufficiali giudiziari, i dipendenti delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere del Servizio sanitario nazionale e delle aziende pubbliche dei servizi alla persona, cioè proprio quei lavoratori che si sono fatti carico della cura delle persone durante la pandemia e a cui si deve la tenuta economica e sociale del Paese”.


Una misura sbagliata che rischia di generare effetti perversi e negativi anche per le casse dell’INPS, visto che sono ancora in corso di pagamento molte ricongiunzioni di contributi precedenti il periodo Inpdap e il rischio è che, se cambiano le regole di rendimento, gli interessati smettano di pagare gli importi dovuti per ricongiungere i contributi di gestioni previdenziali diverse.

 
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In una manovra che pure prospetta interventi importanti e positivi per i dipendenti pubblici, a cominciare dalle risorse per i rinnovi contrattuali e dalle misure per il potenziamento del Fondo sanitario nazionale, proposte come queste appaiono ingiustificate ed odiose e per questo la Cisl Fp ne chiede l’immediato ritiro. Ci attiveremo fin da subito affinché Governo e Parlamento cancellino, durante l’iter di approvazione della legge finanziaria, questa misura.






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