Accolta dal Parlamento la richiesta della CISL: l'assenza per il vaccino va oltre i permessi già previsti dal CCNL ed è retribuita
Roma, 20 gennaio 2022
La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la Legge di Conversione del DL 172/2021.
Come rivendicato sin dall'inizio della CISL, il nuovo art. 2 bis estende a tutto il personale delle pubbliche amministrazioni che svolga un'attività lavorativa a tempo determinato e a tempo indeterminato la previsione di una assenza giustificata per la somministrazione del vaccino contro il CoViD-19.
Tale assenza (da doversi intendere quale permesso ad hoc diverso e ulteriore rispetto ai permessi disciplinati dai vigenti CCNL), non determina alcuna decurtazione del trattamento economico, né fondamentale né accessorio.
Partecipa al cambiamento dei servizi pubblici del nostro Paese!
E' bene ricordare anche che il parere del Dipartimento della Funzione Pubblica del giorno 8 giugno 2021, nel chiarire la portata applicativa di una norma analoga fino ad oggi vigente per il solo personale del settore educativo - scolastico, specifica che le eventuali assenza dovute ai postumi del vaccino sono considerate giornate di malattia ordinaria con conseguente decurtazione del trattamento accessorio prevista per i primi dieci giorni di assenza dall'art. 71 del DL 112/2008.
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